L’accordo, si legge in una nota del Mise, si propone molteplici obiettivi: la salvaguardia, il consolidamento e il potenziamento delle imprese murgiane che operano nel campo del mobile imbottito, l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali, il sostegno, finalizzato al reimpiego, dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva in questi anni di gravi difficolta’. Inoltre, “sono previsti interventi finalizzati ad accompagnare progetti di investimenti produttivi e di R&S”.
A garanzia dell’organicita’ degli interventi, operera’, sotto la regia del Mise, un Comitato di Coordinamento mentre a Invitalia tocchera’ il compito di fornire il necessario supporto tecnico. Di concerto con Invitalia e i competenti uffici tecnici, il Comitato, entro 45 giorni dalla stipula dell’accordo, definira’ il Piano attuativo complessivo dell’intervento pubblico, sulla base di un utilizzo ottimale dei vari strumenti agevolativi a disposizione.
Oggi e’ un giorno “positivo, nonostante la pesantezza della crisi” dell’area, commenta De Vincenti. “Abbiamo gli strumenti per fronteggiare la crisi e aprire una fase nuova nell’area delle Murge”, prosegue sottolineando poi come l’accordo “e’ il frutto del confronto costruttivo che si e’ svolto in questi mesi tra Governo, Puglia e Basilicata, Comuni, Invitalia, organizzazioni imprenditoriali e sindacali”. Hanno potuto cosi’ prendere corpo progetti di iniziative produttive “che hanno origine nel territorio stesso e che, proprio per questo, saranno in grado, col supporto delle istituzioni pubbliche e di Invitalia, di radicarsi nell’area murgiana e di valorizzarne le specifiche potenzialita'”, dice ancora.
Soddisfatto anche il governatore della Puglia. “Siamo di fronte a un frammento di politica industriale – ha commentato Vendola – a quello che avremmo dovuto fare e non abbiamo fatto e che doveva essere fatto 6 anni fa”. Il finanziamento varato oggi , conclude, “interviene su questo territorio che e’ in sofferenza, ma e’ anche orgoglioso del suo sapere produttivo e del suo talento. Ci sono, conclude, imprenditori di cui il Sud deve essere orgoglioso”.