UILFPL Basilicata

Il pubblico impiego ha pagato un prezzo elevato nella crisi economica

Come abbiamo sempre sostenuto il pubblico impiego ha pagato un prezzo elevato nell’attuale fase di crisi economica. Lo testimoniano i dati dell’Istat di oggi che certificano una diminuzione di 368.000 dipendenti pubblici, i quali, infatti, hanno lasciato un vuoto che non è stato recuperato per il relativo blocco del turn over e hanno rappresentato un significativo risparmio di spesa.

A questo si aggiunga il fatto che circa 300.000 precari della Pubblica Amministrazione, se non si dovesse trovare una soluzione, a dicembre vedranno scadere i loro contratti. Questo produrrebbe un problema molto difficile da risolvere per mantenere i servizi pubblici a livello accettabile.

Concordiamo con il Ministro D’Alia di stabilire l’incontro per trovare una soluzione definitiva al problema e chiediamo che lo si faccia al più presto.

Si dovrebbe cominciare a parlare di Pubblica Amministrazione in modo meno demagogico e più realistico. In un momento di difficoltà economica, si deve puntare sul pubblico quale servizio funzionale ai bisogni dei cittadini, investendo per qualificare i servizi e le professionalità esistenti.

Noi non siamo contrari a qualificare la spesa, riducendo sprechi e sperperi e per questo stiamo preparando, insieme alle categorie, un dossier per individuare dove e come intervenire per realizzare i risparmi che siano reinvestiti nella Pubblica Amministrazione a partire dai rinnovi dei contratti di lavoro per i dipendenti che sono fermi da quattro anni.